BAH ciò che fa arrabbiare e offende è l’intenzione offensiva di chi li pronuncia: se al posto di testa di cazzo (parola legata al sesso) mi danno del demente o del cretino (parole non legate al sesso) mi offendo uguale.. il cazzo, i coglioni, etc.. ci entrano accidentalmente.. ora il senso di dire a qualcuno “sei in politica perchè fai pompini”, è offensivo perchè significa “sei incompetente, non te lo meriti, non vali una cippa”.. se al posto di darti della pompinara ti dico che “sei una cretina, incompetente e non vali un cavolo” suppongo non ci siano grandissime differenze.. ora nel caso dell’insulto alle donne del Pd la polemica – dato per scontato l’ovvio che se do dell’incompetente a caso a qualcuno lo sto offendendo – è nata dal fatto che c’è stata l’impressione che la parola “pompino” avesse suscitato reazioni “particolari” legate alla parola in sè, alla sfera sessuale cui appartiene, ad un certo moralismo (Michela Marzano è veramente una moralista per me).. e su questo a latere dell’insulto si è fatta polemica.. Posso cogliere vedendo una cagnara in parlamento quel che pare a me della scena e mettermi a parlare di ciò che colpisce e interessa me senza l’accusa di coprire, nascondere, giustificare.. tutto il resto? o se vado fuori tema c’è un brutto voto? le divagazioni sono immorali? o che? è possibile consentire che dall’episodio successo si possa prendere spunto per parlare di tabù, moralismi, etc.. senza che qualcuno di veda un nuovo insulto alle donne? si può fare polemica sulle risposte che dà chi viene offeso o in quanto offeso può rispondere QUALSIASI COSA ed è vietato dire bah?
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